Villa in Via Conti Menotti in zona Marmore a Terni
Una vecchia cartolina la ritrae sul ciglio della cascata delle Marmore e lì svetta ancora oggi questa superba villa Liberty che ha il privilegio di sorgere proprio dove si sprigiona il triplice salto di 165 metri del fiume Velino in un getto spumoso che genera stupore fra i colori dell'arcobaleno. La villa è racchiusa da un parco privato che culmina nel balcone che si affaccia sulla cascata, basta quasi allungare una mano per toccarla, un maestoso spettacolo della natura che non ha prezzo e toglie il fiato per l'emozione. Una delle finestre al piano alto della villa si affaccia proprio sulla scena della cascata con una veduta da favola. Si arriva a Marmore da Terni, salendo da Papigno o, sul versante opposto, dal reatino e dal lago di Piediluco. La via si ferma al cancello di questa maestosa proprietà, una volta dentro si entra in un altro secolo. La villa, fatta costruire agli inizi del secolo scorso dall'imprenditore Morandi, proprietario dell'hotel Plaza di piazza Tacito per far guarire il figlio dalla tisi per l'aria buona che vi si respirava, mantiene inalterata l'atmosfera degli anni Venti rievocata dal pianoforte dell'epoca, gli arredi di gozzaniana memoria, i quadri floreali a olio, i focolari e gli splendidi pavimenti in cementine esagonali a intervalli cromatici che si ripetono in ogni stanza. Dal soggiorno si entra in un altro salone e poi nello studio che conserva sullo scrittoio le antiche carte e la scacchiera, altro elemento costante che si rinnova sul tavolo del giardino, in quanto l'ultimo proprietario, padre degli attuali venditori il quale aveva rilevato la struttura nel Dopoguerra, era un appassionato di scacchi e un amante del giardino, al punto da far arrivare i bulbi da Milano, dalla ditta dei fratelli Ingegnoli, vivaio tuttora attivo. A fianco della dimora signorile si apre quella che fu la casa dei domestici, oggi adibita a cucina con bagno di servizio. Da qui si accede, anche tramite un portone esterno una volta usato come ingresso della stalla, due ampi vani cantina, dove sorge un altro camino e un forno per arrosti conviviali. Si sale da una scalinata originale al piano superiore che ospita la zona notte, composta da quattro camere e un ampio bagno. Dalla cameretta alla sinistra del corridoio si gode dall'alto lo spettacolo della cascata in tutto il suo fragore. All'esterno è presente anche un garage, regolarmente accatastato e un ampio parco coltivato a pini, lecci, oleandri e tigli odorosi, con la sentieristica che costeggia il corso del Velino fino al suggestivo salto della cascata, ancora oggi dalle aiuole occhieggiano ciuffi di fiori profumati, retaggio del giardino che fu.